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Il vino italiano: quali sono le sue origini?

Il vino italiano: quali sono le sue origini?

Il vino italiano è una delle eccellenze per cui questo paese è conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo e ne siamo anche i maggiori produttori insieme ai cugini francesi.

Effettivamente in Italia si produce vino praticamente dovunque. Dall’estremo sud delle isole di Pantelleria e Lampedusa che si trovano vicino alle coste africane, fino alle zone alpine dove in alcune punti si produce uva fino ad altezze intorno ai mille metri.

Da quando si produce il vino in Italia? E da quali aree del mondo arriva l’uva?

Cominciamo dividendo l’uva, mangiata come tale, dal vino, come uva fermentata. L’uva è un rampicante spontaneo che cresce ai bordi delle foreste e lungo i fiumi dell’Europa di 2,5 milioni di anni fa, riesce a sopravvivere alle grandi glaciazioni ed diventa cibo dei nostri avi raccoglitori della preistoria.

L’uso dell’uva come vino si trova fin nella Bibbia quando si parla dell’ubriachezza di Noè di fronte ai figli, Genesi 8:4,  e nell'Epopea di Gilgamesh, antica opera poetica dei Sumeri che risale a 4 mila anni fa. Ed in effetti è quella l’area geografica dove si comincia a produrre il vino: medio oriente, Turchia orientale, Iran settentrionale e Iraq, usando i nomi odierni degli stati. Poi l’uso del vino si estende con gli Egiziani e quindi con i Greci, che lo consumano sia per scopi conviviali che per scopi rituali (misteri dionisiaci, ad esempio). Ma l’uva era già presente un po’ in tutto il Mediterraneo grazie ai popoli navigatori mediorientali che da secoli lo attraversavano portando merci e cultura, così in tutte le aree che si affacciano su questo mare si produceva e si usava bere vino.

 

La parola in lingua greca antica “oìnos” e in lingua etrusca "wVn" diventerà "vinum" in lingua latina e vino rimane in Italiano.

La qualità dei terreni, la sufficiente presenza di acqua ed il clima adatto, aiutano l’espansione della coltivazione dell’uva in tutta la penisola ed i grandi popoli dell’antichità come i Sanniti, gli Etruschi e in seguito i Romani hanno contribuito alla diffusione e quindi alla selezione dei vari vitigni.

In totale oggi in Italia ci sono ben 453 vitigni autoctoni certificati che rappresentano un record unico al mondo ed i vini prodotti in Italia sono molte centinaia. Ad esempio i principali vini prodotti nel solo qui Lazio sono più di 90.

Per far conoscere i vini italiani tengo un seminario qui alla Dilit almeno una volta al mese. Ogni volta presento un solo vino, alternando quelli del nord, del centro e del sud, racconto dell’area da cui proviene, delle bellezze naturali ed artistiche di quella regione, della cucina tipica della zona e dei piatti che si abbinano a quel vino. Nella seconda parte del seminario dò una serie di consigli sulla tecnica per dell’assaggio. La terza parte è la pratica con l’assaggio vero e proprio , non prima di aver mangiato qualcosa, perché è sconsigliabile bere vino a stomaco vuoto. Foto e filmati dei seminari li trovi anche su Facebook.

Da sempre gli studenti della Dilit apprezzano molto questo seminario per saperne di più sul vino italiano e sulle sue origini.

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