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Ma è vero che tutte le strade portano a Roma?

Roma, con la sua storia universalmente conosciuta, ci ha lasciato  numerose testimonianze architettoniche, urbanistiche, artistiche, giuridiche di altissimo livello, molte delle quali ancora influenzano  la nostra vita dopo più di 2000 anni.

Ad esempio quando passeggiamo sulla via Appia, o percorriamo la via Casilina, la via Tiburtina, la via Salaria, noi stiamo usufruendo dell’efficientissimo sistema stradario progettato e realizzato dagli antichi romani.

È proprio da questa rete viaria che nasce uno dei proverbi più noti al mondo: TUTTE LE STRADE PORTANO A ROMA o, come dicevano i latini, OMNES VIAE ROMAM DUCUNT.

In ogni proverbio che si rispetti, oltre le parole c’è sempre un significato metaforico che nasce dalla saggezza popolare e, nel caso di quello di cui stiamo parlando, l’insegnamento che ci trasmette è che c’è sempre qualche percorso, anche se lungo e tortuoso, che può portarci a raggiungere ciò che desideriamo.

In questo caso, però, è forse il significato letterale ad incuriosire di più. E devono essersi incuriositi anche alcuni architetti tedeschi, di Stoccarda per la precisione, che, con un certosino lavoro di ricostruzione storica, hanno realizzato una mappatura di tutte le strade romane. Dalla mappa che riproduce una rete di strade che copriva un’area di 26.503.452 chilometri quadrati, è possibile vedere che effettivamente da qualunque punto si poteva arrivare a Roma. Non solo un proverbio, quindi, ma una incredibile realtà.

 

Ma qual era lo scopo di questa opera ciclopica?

 

Non dobbiamo dimenticare che Roma è stata una città conquistatrice il cui scopo era quello di espandersi sempre di più.

I romani avevano capito che per raggiungere questo obiettivo dovevano assicurarsi un sistema stradale che permettesse di arrivare alla capitale da qualsiasi parte. Le strade consolari, infatti, collegavano Roma alle province dell’Impero e questo permetteva di ottenere un vantaggio importantissimo per garantirne la stabilità: la ragnatela di strade che si irradiavano da Roma favoriva il commercio e l’integrazione rendendo l’Impero del tutto unitario ed omogeneo. Non è un caso, infatti, che entro i confini dell’Impero tutte le province avessero la stessa moneta e che tutti parlassero le stesse lingue, latino e greco.

Annullare le diversità, imponendo una cultura unica, il dominio economico e il potere politico su tutto il territorio, era un modo per garantire stabilità all’Impero e, se ci riflettiamo bene, l’unico sistema efficace per farlo era quello di rendere “facilmente” raggiungibile ogni parte dell’impero attraverso una rete viaria la cui costruzione resta una delle opere di ingegneria più imponenti dell’umanità.

Inoltre, in caso di guerra, la rete di strade consentiva agli eserciti di spostarsi liberamente, arrivando con maggiore facilità alle zone interessate. Una strategia davvero lungimirante!

Il sistema di costruzione delle strade romane era assai complesso ed è proprio da tale sistema che deriva la parola “strada”: semplificando al massimo, all’interno di un profondo scavo nella terra venivano messi quattro strati di materiali diversi. Da qui il nome tecnico di “via strata” da cui ha origine il termine italiano strada ma anche quello tedesco strasse e quello inglese street.

Visto che TUTTE LE STRADE PORTANO A ROMA, non avete scuse per non venire a visitare Roma e le sue meraviglie.

Susanna Andrei

 

 

 

 

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