Dilit

Le ottobrate romane: storia e tradizione. Vieni alla Dilit per scoprirle!

Un nome che profuma di gioia e castagne

La tanto famosa “ottobrata romana” non fa riferimento soltanto a una stagione, ma a un’atmosfera magica e dai colori autunnali e accoglienti. È quell’autunno romano che non assomiglia all’autunno di nessun’altra città: le giornate limpide e luminose, il cielo che di giorno in giorno diventa più terso, l’aria che rinfresca senza mai diventare rigida... Esatto, una seconda estate… Un’estate 2.0. 

Ottobre, a Roma, è un mese che invita a vivere la città a 360°. Lo sapevano già i nostri antenati che, già nel Settecento e nell’Ottocento, organizzavano gite fuori porta, feste popolari e lunghe tavolate nelle campagna romane fatte di foglie arancioni e balli campestri. Romani e forestieri partivano insieme verso i Castelli, lungo la via Appia o verso il mare, con il vino nuovissimo, la loro bella musica e tanto buon cibo. A questo si deve l’origine dell’ottobrata: le gite domenicali in onore del dio vino e in memoria dei vecchi Baccanali degli antichi romani.

Alcuni si spostavano sulle tradizionali carrozze del tempo, le "carettelle", trainate da due cavalli e sulle quali sfilavano delle ragazze vestite a festa. I parenti e gli amici seguivano le carrozze piedi, tra la musica e il coas. Arrivati "fuori porta" si beveva vino a volontà e si mangiavano i piatti speciali della tradizione romana: gnocchi, trippa e abbacchio. Si giocava a bocce, a ruzzola, all’altalena o con l’albero della cuccagna, si suonava e si ballava


Quell’antica tradizione sopravvive, oggi, in vesti moderne: non più carrozze e balli campestri, ma passeggiate culturali con gli amici, giornate enogastronomiche (assaggia le castagne arrosto!) e un modo di vivere Roma che unisce passato e presente.

Roma in autunno: una città da respirare a pieni polmoni

Per uno studente che viene a studiare l’italiano a Roma, ottobre è il mese ideale: addio al caldo estivo e addio anche alla folla caotica dei turisti di agosto. La città sembra rallentare, restituendoci il suo volto più genuino e puro: Roma ad agosto è senza trucco!

Camminare per i Fori Imperiali in una giornata di sole tiepido, mangiare un piatto di pasta al tartufo nei vicoletti del centro, attraversare Piazza Navona al tramonto o ammirare la luce tenue e dorata che abbraccia San Pietro sono esperienze che potrai vivere al meglio soprattutto in questo magico periodo dell’anno. E perché no, vai a Testaccio! Il quartiere, che un tempo era considerato una zona periferica, ospitava delle grotte definite “catacombe del vino” che avevano lo scopo di conservare il vero protagonista delle ottobrate romane.

Nei dintorni della Capitale, i colli e i vigneti offrono paesaggi che sembrano essere stati dipinti da un qualche artista rinascimentale: a Frascati si degustano ottimi vini bianchi, a Marino si celebra la sagra dell’uva con parate e degustazioni degne di nota, mentre a Tivoli le ville antiche si accendono dei colori autunnali. Pensa che emozione! Se verrai qui potrai decidere tu i toni migliori per dipingerle. E a pochi chilometri dalla capitale, il mare di Ostia continua ad accogliere chi ama le passeggiate sulla spiaggia deserta o sul lungomare ventilato; o perché no: tra le vestigia di Ostia antica.

Le attività della Dilit: imparare l’italiano vivendo la città

Alla Dilit studiare una lingua non sarà soltanto stare seduti in aula… Potrai respirare la cultura che l’italiano e l’Italia esprimono, seguirne le stagioni e i ritmi (a volte più lenti e altre più veloci). E per farti vivere al meglio tutti i lati della Capitale organizziamo ogni anno tante attività che si fondono perfettamente con lo spirito dell’ottobrata romana.

Le passeggiate guidate sono tra le attività preferite dei nostri studenti: dal quartiere barocco di Campo de’ Fiori alle rovine della Roma antica, dalle botteghe di Trastevere fino ai mercati rionali, dalla Garbatella alla street art romana… Ogni itinerario diventa un’occasione per imparare parole nuove e vivere la città da protagonisti. Ci sono poi le gite nei dintorni (in italiano si dice… Scampagnata!): scoprire i Castelli Romani, assaggiare la porchetta ad Ariccia o un bicchiere di Frascati in una cantina tradizionale e caratteristica. Non mancano i momenti conviviali, perché la lingua si impara anche e soprattutto davanti a una pizza condivisa o durante una festa di scuola. Qui ce ne saranno tante e tutte diverse perché gli studenti sono sempre al centro dell’esperienza didattica. Ad ottobre, ma anche tutti gli altri mesi dell’anno.

L’ottobrata come esperienza culturale e personale

Studiare a Roma in ottobre significa, quindi, immergersi in un’esperienza che va oltre la grammatica. Diciamolo con una metafora: è come fare una corsetta in un campo autunnale pieno di foglie rosse, gialle, marroni e arancioni; di più, è un incontro con la bellezza maestosa e coinvolgente di Roma, ma anche con un modo di vivere fatto di lentezza e di convivialità.

L’ottobrata diventa la metafora dello studio stesso: un cammino fatto di scoperte, di momenti di gioia e di incontri inattesi… Questo sì che ci rende vivi. Gli studenti della Dilit saranno i protagonisti indiscussi, così come un tempo i vecchi romani partivano alla volta di una lunga passeggiata in campagna in compagnia degli amici, così gli studenti intraprendono un viaggio collettivo, in cui la lingua è il filo rosso che lega esperienze, persone e luoghi.

Vieni a vivere la tua ottobrata con noi

Se stai pensando di venire a Roma per imparare l’italiano, non c’è momento migliore di… ADESSO.
Vieni a scoprire le ottobrate romane con noi: non saranno solo gite o passeggiate senza anima, ma pagine di un diario che porterai sempre con te. Roma, con la sua storia maestosa e il suo presente frizzante, ti aspetta a braccia aperte.

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