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Il pomo d'oro

È difficile pensare alla cucina italiana senza pensare al pomodoro (Solanum lycopersicum). È l’ingrediente principale di famosissimi piatti della cucina di tutta la penisola e ha nutrito gli italiani per secoli, tanto che Italia e pomodoro sembrano due concetti inseparabili.

In realtà il pomodoro è uno dei regali, o dei furti, che gli esploratori ed i conquistatori europei hanno portato dalle Americhe ed è arrivato in Europa nel 1540. È originario della zone tra il Messico ed il Perù, infatti faceva parte della dieta atzeca e lo chiamavano “xitomatl”. Molte lingue prendono dall’ atzeco il nome di questo frutto: tomato, tomate, …

Quando arriva da noi si sparge la voce che avesse proprietà afrodisiache ed infatti inizialmente veniva chiamato “pomo d’amore”.  In Italia Pietro Andrea Mattioli nel suo libro “Medici Senensis Commentarii” del 1544 lo ha definito “mala aurea”, poi tradotto in italiano come "pomo d'oro", dal colore giallo oro che avevano i primi pomodori arrivati da lì.

Altri dicevano che fosse velenoso e lo usavano solo come pianta ornamentale.Altri ancora riconoscevano al frutto proprietà medicinali, curative ed era usato da molti medici per curare diverse malattie.

 È soprattutto in Italia che questa pianta trova il clima, il terreno, il sole adatto per il suo sviluppo e alla grande produzione. Nell'Italia meridionale si diffonde molto rapidamente tra la popolazione, da sempre oppressa della fame, tanto che diventa un ortaggio tipico e fondamentale della cucina dell’Italia meridionale. Ancora oggi sono diffuse parecchie industrie e coltivazioni di pomodoro  in tutte le regioni del sud. Nel 1762 sono nate le tecniche di conservazione del pomodoro grazie agli studi di Lazzaro Spallanzani (biologo, ricercatore, accademico) che, per primo, ha notato come il sugo di pomodoro messo in contenitori chiusi non si alterasse, dando così la possibilità dell’utilizzo della salsa durante tutto l’anno.

I pomodori originali, quelli che sono arrivati dal centro-sud America, erano di colore giallo carico, giallo oro è solo nel 1700 che cominciano le selezioni che lo porteranno ad essere rosso così come lo conosciamo. Da diversi anni sono ritornati in commercio, non solo in Italia, le varietà di colore giallo, come ad esempio il Giallo del Vesuvio,  il Giallo pugliese (‘ponderosa’), il Zebra verde’ o il  Roman Candle.

Per quanto riguarda le proprietà, tutte le parti verdi della pianta sono tossiche, in quanto contengono solanina che non viene eliminata nemmeno per mezzo dei processi di cottura; perciò il fusto e le foglie non sono utilizzati a scopo alimentare. Anche il frutto contiene solanine ma in quantità molto basse, meno nei frutti ben maturi. In compenso è ricco di principi nutritivi seppure a basso contenuto calorico, quindi ottimo per le diete. In qualsiasi modo si usi, rende disponibile all'organismo una quantità significativa di licopene, un antiossidante che svolge una funzione protettiva rispetto al rischio di tumori, in particolare, alla prostata.

Quindi stasera a cena  … il piatto più classico della cucina italiana: spaghetti al sugo di pomodoro! Non li avete mai cucinati? Vai su Youtube e scrivi: giallo zafferano, spaghetti al pomodoro. 

Pasta al pomodoro

In 2.05 minuti ti insegnano a farli (in italiano, naturalmente).

E buon appetito! 

 

 

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